Tavolo Istituzionale per il monitoraggio della Strategia

Sì  è riunito il 17 maggio presso la sede della Comunità Montana Alta Valtellina, il Tavolo Istituzionale previsto dall’AdPQ di attuazione della Strategia d’Area. Alla presenza dell’Assessore Regionale Massimo Sertori e del Presidente della Provincia di Sondrio Elio Moretti, i Sindaci dei 5 Comuni interessati (Valdidentro – capofila, Valdisotto, Valfurva, Bormio e Sondalo), e il Presidente della Comunità Montana, hanno ripercorso i principali snodi e risultati progettuali fino a qui raggiunti.

In collaborazione con gli uffici di Regione Lombardia e con il Parco Nazionale dello Stelvio, sono stati verificati gli avanzamenti degli interventi,  rispetto alle diverse linee di finanziamento, sia per la SNAI che per il FCC, e ratificate alcune modifiche alle schede progetto, tra le quali l’aggiornamento dei cronoprogrammi attuativi e di spesa.

La panoramica generale ha evidenziato un sostanziale avanzamento delle progettualità che prevedono azioni di carattere infrastrutturale, in capo agli Enti del territorio, mentre maggiori criticità si stanno riscontrando per gli interventi legati alla dimensione del sociale e della formazione. L’incontro è stato infatti l’occasione per rimarcare le caratteristiche specifiche del contesto montano, che presenta peculiarità proprie non sempre rispondenti alle logiche e ai criteri previsti dai programmi di attuazione dei fondi strutturali.

Un segnale positivo, per superare tale gap, è dato dalla scelta di promuovere una riprogrammazione della scheda progettuale legata alla capacità amministrativa: un’azione pilota che, partendo dall’Alta Valtellina, potrà tracciare un percorso di interesse anche per le altre aree interne regionali e sovraregionali.

Alta Valtellina: parte da qui il progetto di rafforzamento della capacità amministrativa per le aree interne

La Strategia per le Aree Interne ha messo a disposizione del territorio dell’Alta Valtellina importati risorse, destinate a sostenere un insieme articolato di progettualità per lo sviluppo del comprensorio.

Tra queste, anche un’azione dedicata ad supportare Comuni e Comunità Montana, impegnati nella non semplice definizione e gestione degli interventi di sviluppo locale: un intervento da attuare grazie a risorse stanziate tramite il Fondo Sociale Europeo di Regione Lombardia 2014/2020, dedicate espressamente al rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali.

Il territorio dell’Alta Valtellina è stato tra i primi a livello nazionale e lavorare nella cornice delle Aree Interne e, a fronte dell’esperienza matura in questi primi due anni di attuazione della Strategia, ha colto l’esigenza di ripensare l’azione di capacity building, proponendo una rimodulazione dell’azione volta a portare un tema delicato come quello del rafforzamento dell’azione di governance a livello centrale.

Il tema della programmazione/gestione delle risorse pubbliche è – infatti – di vitale importanza per contesti come quelli delle aree interne, caratterizzati dalla presenza di Comuni montani, di piccole dimensioni con amministrazioni che faticano a presidiare l’insieme delle funzioni e dei servizi previsti in capo all’ente.

Da qui la proposta è stata quella di lavorare in rete con le altre aree interne regionali, per uno scambio di esperienze e per sviluppare insieme un modello efficiente di gestione, che tenga in considerazione le esigenze specifiche di questi piccoli enti, sotto il profilo della formazione e dell’organizzazione degli uffici su temi spesso complessi e legati alla gestione del territorio.

A valle del proficuo confronto attivato sia con il Comitato Tecnico Aree Interne, coordinato da Sabrina Lucatelli, sia con Regione Lombardia – DG Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, la proposta è stata accolta positivamente ed estesa alle altre aree interne regionali.

Il Sindaco Massimiliano Trabucchi, Comune di Valdidentro – capofila della Strategia Alta Valtellina – ha seguito con l’assistenza tecnica di Eur&ca srl l’intero processo di rimodulazione dell’intervento: grazie alla collaborazione con Regione Lombardia sarà possibile sia di dare risposte puntuali al territorio, sia di aprire il confronto con altre realtà per uno scambio di esperienze,  sulle criticità riscontrate e sulle possibili soluzioni.

Un percorso che, un domani, potrebbe essere ripreso anche in altre aree interne a livello nazionale segnando una nuova strada nei modelli di sviluppo della governance locale.